I numeri e le statistiche rispetto agli e-commerce parlano chiaro: nei prossimi anni gli acquisti online saranno sempre più numerosi.
Questa, dunque, può essere una fonte di guadagno (o forse per meglio dire “investimento”) redditizia, ma prima di iniziare a vendere online bisogna stabilire un business plan completo, capire i settori di tendenza e valutare gli strumenti tecnologici che possono sostenere e velocizzare sia le vendite che le spedizioni.
Approfondimenti:
E-commerce: dati e statistiche aggiornate
A livello mondiale, dal 2021 a oggi, le vendite al dettaglio sugli shop online sono cresciute in modo esponenziale.
Secondo le ricerche pubblicate da Statista, infatti, nel 2021 sono stati spesi ben 5,2 trilioni di dollari in tutto il mondo, una cifra che, secondo le stime, nel 2026 raggiungerà quasi 8,1 trilioni di dollari (con un incremento del 56%).
I mercati migliori? Stati Uniti, Cina ed Europa.
La conferma di questo trend positivo arriva anche dal “report annuale sull’e-commerce italiano” pubblicato da Idealo.
La ricerca dimostra che 8 italiani su 10 comprano online una volta al mese. I prodotti preferiti dagli utenti web riguardano soprattutto tech ed elettronica, a cui seguono abbigliamento e accessori moda, calzature, prodotti di bellezza, giocattoli e gaming, integratori e prodotti per animali.
Seguire i trend e aprire un negozio di shopping online
Questi dati sono incoraggianti per chi desidera avviare uno shop online. Eppure, chi vuole investire in questa idea d’impresa, deve prima informarsi sulle regole e gli step burocratici da seguire per aprire un e-commerce.
Occorre poi valutare se creare un’attività indipendente o affiancarla a una già esistente (per esempio un negozio fisico), vendendo gli stessi prodotti o altri.
Inoltre, è bene capire se realizzare un sito commerciale online di proprietà oppure appoggiarsi a un marketplace (come Amazon, Ibs, Zalando,…) che ha dei costi diversi da sostenere (come le commissioni sul transato) ma offre più visibilità e quindi anche più opportunità di vendita. Una serie di scelte fondamentali su cui si baserà il proprio impianto commerciale.
Come farsi conoscere e aumentare le vendite?
Una volta aperto il negozio virtuale, non ci resta che iniziare a vendere. Per far conoscere l’e-shop e incrementare i guadagni si può sviluppare una strategia di marketing con pubblicazioni regolari sui social network, advertising, invio di newsletter e promozioni mirate per i primi acquisti o per occasioni speciali.
Non basta infatti “essere online”: il problema, come sempre, è farsi conoscere verso il tuo pubblico target desiderato, a costi contenuti.
Oltre a ciò, occorre tenere presente che il pubblico, una volta approdato al tuo sito, “va convinto”. Da questo punto di vista, lavorare sull’Esperienza Utente è un concetto chiave.
Sono tante le variabili che concorrono a creare un’ottima User Experience, in primis le possibilità di pagamento offerte all’utente: implementare nel negozio online tutti i principali sistemi di pagamento, compreso il pagamento a rate per venire incontro alla crescente domanda del pubblico, è un aspetto da considerare fin dalla progettazione del sito web.
Si pensi solo che le richieste di pagamento rateizzato sugli e-commerce hanno registrato un incremento del 134% nel 2021 (fonte: BNPL).
Shop online: gli strumenti che facilitano il lavoro
Una volta che il negozio virtuale è attivo, così come tutti i metodi di pagamento desiderati, bisogna anche saper gestire le vendite, senza improvvisare.
Quando si riceve un ordine, per esempio, occorre verificare / aggiornare le quantità disponibili a magazzino, organizzare le spedizioni (con bolle d’accompagnamento, scontrini o fatture elettroniche da compilare) e gestire gli eventuali resi.
Anche la vetrina dello shop online va aggiornata costantemente con foto e descrizioni di nuovi prodotti o prodotti di punta.
Ovviamente, queste operazioni si possono fare manualmente caricando foto e testi delle merci in uno spazio CMS come WordPress, integrato poi con una piattaforma dedicata alla vendita online come Prestashop, Magento o Woocommerce, per citare alcuni tra i principali.
Difficile dire quale sia il CMS migliore, perché la scelta dipende da tantissimi fattori e dalla dimensione del progetto e-commerce. Parliamo oltretutto di sistemi di gestione dei contenuti non sempre intuitivi né facili da gestire.
Esistono tuttavia anche soluzioni intuitive, che non necessitano di particolari conoscenze informatiche e che si possono integrare facilmente ad altri sistemi come gestionali di magazzino, ma anche marketplace esistenti come Amazon, Ebay e molti altri. Un esempio tutto italiano, molto conosciuto e apprezzato, è www.readypro.it.
Questi strumenti consentono di realizzare una vetrina virtuale personalizzabile in base alle proprie necessità, valutando tra diverse tipologie di layout, utilizzando diversi colori e font.
In pochi click si possono inserire i prezzi, le immagini, le descrizioni dei prodotti, le scontistiche e altre informazioni importanti per l’utente.
Un sistema connesso anche al magazzino è fondamentale, poiché permette di organizzare in pochi click gli ordini, la fatturazione e i resi, senza dover aprire ogni volta un programma diverso, di cui bisogna imparare a utilizzare le funzioni. Un sistema facile da utilizzare e da integrare sui diversi device di un locale fisico, anche su più punti di vendita.
Per aumentare le vendite e ottimizzare la gestione dell’e-commerce servirà sicuramente un po’ di pratica, tante competenze e pazienza.
Con il tempo si capiranno sempre meglio le proprie esigenze e quelle dei propri clienti: l’ideale per far crescere il proprio business e raggiungere i propri obiettivi.