Non è più possibile tornare indietro e pensare ad un mondo senza web: la ricerca, la compravendita online e i social media sono diventati parte integrante delle nostre giornate. In questa cornice prende vita l’Influencer, figura sempre più affermata e in voga nei tempi moderni. Abbiamo scambiato 4 chiacchiere con Francesca Focarini, Influecer e Fashion Blogger di Amemipiacecosì.
Quando e come è iniziata la tua avventura?
La mia passione per il mondo del web è nata ai tempi dell’università, all’epoca frequentavo un corso di “progettazione multimediale” e stavo muovendo i primi passi. Fu nel 2012 che decisi di aprire il mio fashion blog, convinta che tutto quello che avrei pubblicato lo avrebbero visto in pochi, ed invece mi sbagliavo alla grande. Nel giro di un anno iniziarono ad arrivare i contatti con i brand, gli uffici stampa e la redazione di Glamour.
Cosa può fare l’Influencer per un e-commerce? Perché si tratta di una figura chiave?
L’influencer che sia micro o macro ha comunque una sua community che lo segue e si fida di quello che gli racconta e gli propone.
Sono persone in target che seguono quell’influencer perché tratta determinate tematiche per loro interessanti e quindi sono più propensi a fidarsi dei consigli che gli vengono dati.
La figura dell’Influencer è vista da molti addetti ai lavori come la nuova frontiera del passaparola. Perché un suo consiglio oggi dovrebbe avere più peso rispetto quello di chi conosciamo personalmente?
Personalmente non penso che abbia più peso, io ad esempio mi fido dei consigli che mi danno amici e conoscenti, è solo che il passaparola dell’influencer è amplificato. Se la sua community è reale e in target, il suo passaparola avrà modo di raggiungere molte più persone.
Di Influencer oggi si sente parlare tanto, ormai ce ne sono una miriade ma non tutti riescono ad affermarsi veramente come professionisti. Qual’è il segreto per distinguersi dalla moltitudine, avere tanti followers e diventare l’Influencer che i brand di maggior successo dovrebbero scegliere?
Io penso che la chiave sta nell’essere se stessi. Detta così può sembrare banale, ma io credo che le persone siano stanche di vedere situazioni artefatte costruite a tavolino e preferiscano la normalità e la sincerità. Far vedere e parlare della nostra quotidianità, raccontare i nostri problemi, parlare della nostra vita, dei nostri acquisti e soprattutto dare sempre un parere veritiero, anche se a volte può essere negativo. In questo modo si instaura un rapporto di fiducia con chi ci segue e si riesce a creare una community. Se a ciò si unisce un bel feed con delle immagini e dei contenuti curati, tanto meglio.
Tik Tok è l’app più trendy del momento: è entrata a pieno regime nella vita dei giovanissimi e chi frequenta ogni giorno la piattaforma, ne padroneggia i linguaggi e ha maggiore seguito è già ribattezzato TikTok Influencer. Per le aziende è tempo di pensare ai TikTok Influencer marketing? Cosa pensi di questo fenomeno?
Personalmente ho provato a scaricarla e ad usarla ma non mi ci ritrovavo minimamente, così l’ho disinstallata dopo poco e non l’ho più usata. Credo che per una certa fascia pubblico si possa pensare di fare marketing anche li, ma sicuramente non per tutti. O almeno non per ora.