Postalmarket torna con l’e-commerce grazie a Stefano Bortolussi e Francesco D’Avella

Dopo il fallimento avvenuto nel 2015,  ritorna Postalmarket, rilevato nel 2018 dall’imprenditore friulano Stefano Bortolussi, con un obiettivo molto ambizioso, quello di essere la nuova versione italiana di Amazon.

Postalmarket torna con un sito e vende online, il giornale che ha conquistato l'Italia

Perché Postalmarket ora vende online

L’obiettivo di Postalmarket.it è molto chiaro, lo storico marchio cambia rotta, dal cartaceo alle vendite online entro Natale. Per gli abbonati ci sarà un catalogo cartaceo, più leggero, come ai vecchi tempi.

Tutto nasce dall’incontro tra Stefano Bortolussi e Francesco D’Avella, insieme hanno dato vita alla nuova società che attraverso un sito e-commerce proporranno un catalogo online.

E’ un marchio famosissimo in Italia, sono davvero tante le persone che non si sono dimenticate del catalogo che arrivava a casa per posta e che tutta la famiglia sfogliava.

Video Spot del 1984


Il nuovo e-commerce di Postalmarket 

Il progetto non è per niente banale, i fondatori della nuova realtà mirano a raggiungere entro i primi 5 anni di attività un fatturato importante, tra i 500 milioni di euro al miliardo di euro.

L’idea prende forma nel 1059 grazie ad Anna Bonomi Bolchini che porta in Italia l’idea vincente di vendere a milioni di italiani attraverso un catalogo cartaceo spedito direttamente a casa.

Nel 1987 fattura 385 miliardi di lire, ha oltre 1400 dipendenti, firme prestigiose del calibro di KriziaCoveri e Biagiotti e gestisce 45000 spedizioni giornaliere.

Poi dopo un susseguirsi di avvenimenti, il progetto si interrompe e il 25 luglio 2015 il tribunale di Udine dichiara il fallimento di Postalmarket.

Infine Stefano Bortolussi nel settembre del 2018 acquisisce definitivamente il marchio Postalmarket e il futuro, ora, è tutto da conquistare.

Deborah Del Bianco

La scrittura è sempre stata una mia grande passione fin da quando ho iniziato a leggere e scrivere. La creatività non mi è mai mancata. Queste sono le caratteristiche che mi hanno portata alla laurea in comunicazione pubblicitaria con indirizzo in comunicazione sociale, d’impresa e istituzionale.